Il piede (lat. pes-pedis: piede) è una parte anatomica situata all’estremità distale degli arti inferiori del corpo umano e di numerosi altre specie animali. La struttura del piede e della mano umane sono estremamente simili ed entrambi dotati di cinque dita: si tratta infatti della specializzazione di organi originariamente identici.
ASTRAGALO
L’osso ha una forma grosso modo cubica. Il corpo arrotondato si articola con il mortaio tibio-peroneale, formando l’articolazione tibiotarsica. La testa rotondeggiante si articola anteriormente con lo scafoide. La superficie inferiore dell’astragalo si articola con il calcagno in 2 punti. L’articolazione tibio-tarsica consente movimenti in flessoestensione; l’articolazione astragalo-calcaneare consente invece i movimenti di pronosupinazione.
CALCAGNO
Il calcagno è l’osso più voluminoso del tarso e costituisce il tallone. Le sue dimensioni considerevoli sono dovute al fatto che il peso del corpo, sia in posizione eretta sia durante la deambulazione, si scarica su di esso e sulle ossa del metatarso.
TARSO
Il tarso è l’insieme delle ossa del piede poste tra la tibia ed il perone da un lato e i metatarsi dell’altro. Il tarso è l’insieme di sette ossa brevi che occupano posizione analoga a quella delle ossa del carpo nella mano: si trovano infatti tra la zona calcaneare e le ossa del metatarso, che si articolano poi con le ossa delle falangi delle dita del piede. Il tarso ha forma simile a una volta concava verso il basso; su di esso si scarica tutto il peso del corpo in posizione eretta. Le sette ossa sono, nell’ordine: posteriormente l’astragalo e il calcagno; medialmente lo scafoide (o navicolare), poi il cuboide e anteriormente i tre cuneiformi.
METATARSO
Il metatarso è una parte dello scheletro del piede consistente di cinque ossa lunghe e sottili disposte parallelamente. È l’analogo del metacarpo della mano. Il metatarso è situato tra il tarso e le dita. Procedendo dall’interno verso l’esterno le ossa del metatarso sono denominate progressivamente da 1 a 5: • 1° osso metatarsale con il 1° osso cuneiforme • 2° osso metatarsale con il 2° e il 3° osso cuneiforme • 3° osso metatarsale con il 3° osso cuneiforme • 4° osso metatarsale con il cuboide • 5° osso metatarsale con il cuboide.
FALANGI
Sono tre per ogni dito (prossimale, intermedia, distale), tranne nel primo dito in cui sono due (prossimale e distale). Quindi un totale di dodici.
APPROFONDIMENTO
Da sempre, nella
storia, i piedi hanno rivestito un’enorme importanza poiché ci hanno permesso
il movimento e di restare in equilibrio in posizione eretta, grazie
all’inverosimile mole di recettori nervosi che si trovano proprio nella loro
pianta.
Dunque un appoggio corretto alle problematiche dei piedi è fondamentale
affinché la postura possa risultare bilanciata e correttamente funzionale.
Oltre ad un aspetto recettoriale (recettori nervosi) e ad un aspetto meccanico
articolare, il piede “nasconde” in sé una grande mappa di collegamento, e
dunque di riflesso, dei vari organi del corpo (vedi la riflessologia plantare).
Per tali ragioni, vi sono svariate motivazioni per cui è molto importante che
il piede abbia un corretto appoggio al suolo: per mantenere una corretta
postura; per non trasmettere informazioni meccaniche scorrette; per funzionare
come un buon ammortizzatore grazie alle sue tre volte plantari e per
“massaggiare energeticamente” i vari organi grazie al suo movimento flessuoso
ed armonioso al suolo (ovviamente quando non è ostacolato da calzature
scorrette, strette, con tacchi, con supporti alle volte plantari, etc.).
Infatti, il piede è nato per essere libero e per appoggiare direttamente sul
terreno. Oggi sappiamo che ciò risulta impossibile a parte ai beduini (coloro
che vivono nel deserto e che non presentano nessun tipo di patologia ai piedi)
– dato lo stile della nostra società e la moda, a cui nessuno riesce a
sfuggire.